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La Fondazione Comunitaria di Lodi ha dato la disponibilità a finanziare il progetto per l’accoglienza di 10/12 profughi presso l’ex Casa Cantoniera di Castelnuovo Bocca d’Adda, contribuendo alla ristrutturazione e allestimento dello stabile.

In questa ambiziosa iniziativa sono coinvolti diversi Enti del territorio, pronti ad apportare le proprie competenze o risorse per un fine nobile, in linea con le necessità previste dalla normativa europea in tema di emergenza profughi.

Saranno quindi la Provincia, che cederà l’immobile in comodato d’uso per 5 anni, insieme alla Fondazione Comunitaria di Lodi, che metterà a disposizione 50.000€ per la sistemazione dell’immobile, a creare le basi del nuovo progetto.

Interverranno poi l’Azienda Speciale Consortile per i Servizi alla Persona e l’Ufficio di Piano con la pianificazione e realizzazione di un valido percorso di accoglienza e integrazione, mentre l’Istituto Agrario Tosi di Codogno si impegnerà a creare, insieme ai residenti della casa, un orto didattico nell’area adiacente.

Fondamentale l’adesione del Comune di Castelnuovo che ha garantito il suo impegno nel promuovere iniziative di integrazione sociale anche attraverso azioni che impegneranno i profughi in attività di pubblica utilità.

Gli obiettivi condivisi

Per primo quello di assicurare una condizione di vita dignitosa a 10/12 persone in fuga dal proprio Paese, garantendo loro un aiuto nell’inserimento lavorativo ed evitando che una cattiva gestione di questa emergenza imminente venga vissuta come una minaccia.

Al contempo si renderà disponibile al territorio una struttura, in futuro utilizzabile per scopi diversi da quello previsto momentaneamente,

e si provvederà a reinvestire eventuali esuberi di denaro in termini di servizi per la comunità.

Il progetto sarà gestito dal Consorzio, il quale riceverà i 35€ per ogni straniero accolto e li gestirà con l’aiuto di quattro Cooperative già conosciute e fidate, assicurando la massima trasparenza e un controllo costante.

Tutto pronto quindi per iniziare questa impresa innovativa che, anche grazie al contributo della Fondazione Comunitaria, vuole trasformare un luogo ad oggi inutilizzato in uno spazio di socialità, dando così l’esempio ad altri comuni, anche al di fuori del lodigiano.