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“RIAbita” è il progetto sperimentale che nasce nel Lodigiano per rispondere ai bisogni sociosanitari e abitativi dei cittadini e che vede come enti attuatori l’Azienda speciale Consortile Servizi Intercomunali (in qualità di Ente capofila dell’Ambito di Lodi) e altri 6 enti partner. Grazie a questa iniziativa verrà rafforzato il sistema abitativo territoriale.

I partner del progetto sono l’ASST di Lodi, l’Associazione Casabarasa, Famiglia Nuova cooperativa S.C.S., Eureka! Cooperativa S.C.S., IGEA S.C.S., Il Sorriso S.C.S., mentre il contributo arriva dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, grazie a risorse di Fondazione Cariplo, e dalla quota premiale erogata da Regione Lombardia per l’attuazione del Piano di Zona 2021-2023, rispettivamente con un contributo di 28mila euro e 40mila euro.

Il progetto nasce dalla forte consapevolezza che la casa non è solo un bisogno ma anche un diritto. Si vuole quindi intervenire a favore delle nuove necessità legate all’autonomia abitativa tramite supporto domiciliare, educativo e tramite percorsi modellati sul singolo.

Le linee che verranno adottate sono due: la prima mira a dare supporto alle persone in dimissione dai servizi ospedalieri, che non possono rientrare al proprio domicilio e che hanno dunque bisogno di una sistemazione provvisoria. Attraverso il percorso, definito “dimissioni protette”, si stima di riuscire a dare supporto a 12 persone sul territorio.

La seconda linea di intervento sarà invece dedicata alle persone intercettate dai consultori, che hanno bisogno di un supporto sociale oltre che sanitario. In questo caso, particolare attenzione sarà rivolta alle donne con famiglie numerose che, a causa della pandemia, hanno visto aumentare la loro fragilità economica e psicosociale.

RIAbita è un tassello importante all’interno di un sistema territoriale sulle politiche abitative e si integra con l’agenzia lodigiana per l’abitare (ALA), nata da poco proprio per rispondere ad un bisogno territoriale molto diffuso.

“Da qualche anno ormai ci proponiamo come uno strumento aggregatore e integratore di sistema per favorire la cooperazione territoriale e dare risposta adeguata ai bisogni del Lodigiano. Anche questa co-progettazione è un buon modo per immaginare un futuro in cui proiettarsi con più sicurezza” – Mauro Parazzi, presidente della Fondazione Comunitaria di Lodi.