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Inclusione e condivisione sono le parole chiave del progetto Casomai, finanziato da Regione Lombardia e che coinvolge tre partner sotto la guida di Fondazione Comunitaria

Tre laboratori con momenti dedicati all’orto e momenti di apprendimento della lingua italiana tra la fine di luglio e agosto.  Ad organizzarli sono i partner del progetto CASOMAI (Comunità Accoglienti Sempre: Opportunità Mirate All’Inclusione) sostenuto con un contributo di 100mila euro dal Bando Terzo Settore di Regione Lombardia, per il triennio 2023 – 2025. Il Capofila del progetto è la Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e i partner sono tre: Fondazione Caritas Lodigiana E.T.S., Movimento Per La Lotta Contro La Fame Nel Mondo (MLFM) e Associazione Comunità Il Gabbiano Odv. L’idea chiave è quella di sperimentare nuove formule per rispondere ai bisogni degli ospiti dei CAS della Provincia di Lodi e dei nuclei famigliari di persone destinatarie di procedimenti penali. Una delle risposte sono le attività di laboratorio dove si alternano la formazione e l’educazione alla lingua.

Un primo ciclo è già stato completato con due iniziative e adesso inizia il secondo con altri tre laboratori

La prima è cominciata lunedì 22 luglio ed è rivolta agli ospiti del CAS (Centro di accoglienza straordinaria) gestito dalla Fondazione Caritas Lodigiana presso la casa Regina Pacis di Lodi. Durerà fino al 22 agosto, con cinque incontri e si rivolge alle donne che risiedono nella struttura lodigiana. La seconda, rivolta agli ospiti del CAS gestito dalla cooperativa sociale Interazioni, partirà mercoledì 31 luglio e si protrarrà fino a fine agosto. Entrambi verranno svolti presso la struttura di SanfereOrto, con attività presso gli orti. Il terzo laboratorio sarà organizzato a Massalengo, per gli ospiti del CAS gestito da Fondazione Caritas e inizierà il 25 luglio.

I tre percorsi avranno un momento conclusivo comune il 22 agosto a SanfereOrto, dove si terrà una lezione di primo soccorso in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e dove sarà organizzato anche un momento di condivisione e un pranzo finale per i partecipanti.

Quando una persona arriva in Italia, nei mesi in cui attende di ottenere lo status di rifugiato, si trova catapultata in un mondo nuovo, non conosce la lingua, non può fare nulla, nemmeno lavorare. Per questo è importante creare momenti, come i laboratori, in cui si possano costruire delle relazioni con volontari e cittadini, motivando gli ospiti a un inserimento positivo. – spiega il project leader di Casomai, Gian Marco Locatelli

Il progetto Casomai è sostenuto da una rete ampia, che coinvolge a livello istituzionale il Comune di Lodi, la Prefettura e l’Azienda speciale Consortile Servizi Intercomunali in qualità di capofila dell’Ambito di Lodi. Tra i sostenitori anche la cooperativa sociale Famiglia Nuova, la cooperativa sociale Il Pellicano, Loscarcere Odv, L’Officina Cooperativa Sociale e la Società Cooperativa Sociale Il Mosaico Servizi ETS.